Podarcis Tiliguerta Ranzii la Lucertola blu di Molarotto
Foto tratta da amptavolara.com
Sembra assurdo, per certi versi, ma è tutto vero! La lucertola che vedete in foto è unica al mondo e vive solo in Italia, o meglio in Sardegna, o meglio...su uno scoglio al largo di Olbia. Più precisamente esclusivamente sul piccolo scoglio di Molarotto, dove vive in gran numero. E' la lucertola di Molarotto.
Curiosando Sardegna, periodico scientifico di Gallura da Valorizzare, vi porta alla scoperta di fattori affascinanti dell'intero territorio Gallurese. La lucertola che scopriamo oggi è una specie da difendere e tutelare. Fortunatamente nello scoglio non è possibile nemmeno sbarcare!
Foto tratta dal profilo Facebook di Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo(2015)
E' una sottospecie ranzii di Podarcis tiliguerta. Si tratta di un superendemismo, essendo una sottospecie di una specie a sua volta endemica di Sardegna e Corsica. La livrea molto scura, punteggiata di celeste, la rende straordinariamente ed inaspettatamente mimetica sui graniti pieni di fessure, soprattutto quando la luce del sole a picco esaspera i contrasti. E' stata al centro di una ricerca dell'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. La sua popolazione ricade interamente nell'area a protezione integrale e la rende di particolare significato per la conservazione della biodiversità. Biologia ed eco-etologia della sottospecie sono raffrontate con le popolazioni di Podlarcis tiliguerta delle altre isole dell'AMP e dell'isola madre. I risultati dell'analisi morfologica hanno indicato che i maschi di ranzii si differenziano dalle altre popolazioni, sia insulari sia delle due isole principali (Sardegna e Corsica). Le femmine, al contrario, sembrano simili alle popolazioni della Sardegna e della maggior parte delle sue isole satelliti. Le analisi genetiche rivelano un certo grado di differenzi- azione di ranzi dalla sottospecie nominale.
Areale di distribuzione: Si tratta di un endemismo sardo corso, presente anche nelle piccole isole, la cui presenza viene fatta risalire alla prima fase del popolamento faunistico dell’Isola, il Miocene superiore. In Sardegna sono inoltre presenti due sottospecie di P. tiliguerta: la P. tiliguerta ranzii, presente nell’Isolotto di Molarotto (Olbia) e la P. tiliguerta toro, che si trova nell’Isolotto del Toro (Sant’Antioco).
Identificazione: La Tiliguerta può raggiungere i 24 cm di lunghezza inclusa la coda, di solito i maschi hanno dimensioni superiori.. Si tratta di una lucertola dal corpo piccolo e non appiattito, solitamente con squame convesse o leggermente carenate. La testa è triangolare e poco distinta dal collo, col muso poco appuntito ed il timpano ben visibile. La coda è lunga quasi il doppio del tronco e le anellature sono di altezza pressoché uguale. La colorazione delle parti superiori varia dal verde al bruno, bruno –giallastro, giallo-verdastro; le parti ventrali possono essere biancastre, giallastre, rosate, arancio pallido, con macchie sottogolari nere. Ha strie sopraciliari chiare, talvolta interrotte da macchie scure, presenti solitamente in entrambe i sessi. Possono essere presenti sui fianchi da 2 a 7 macchie blu. Alcuni adulti hanno una colorazione dorsale giallastra con reticolature nere e sono privi di strie sopraciliari, altri si caratterizzano per la stria dorsale bruna e il colore di fondo verde
Habitat ed Ecologia: La specie è molto diffusa e si ritrova sia al livello del mare che a quote alte, in Sardegna fino ai 1800 m sul Gennargentu. Le sue abitudini la portano a preferire le zone pietrose aride nella macchia, i coltivi, i muri a secco, i bordi delle strade e dei campi. Come gli altri Lacertidi è diurna e prevalentemente insettivora, si nutre di ditteri, ortotteri,lepidotteri, bacche e drupe, oligocheti e gasteropodi. Abbastanza agile e veloce, può coabitare con la lucertola campestre soprattutto nei coltivi e negli ambienti ruderali. Nelle località dove le due specie convivono, la tiliguerta sembra utilizzare meglio le risorse disponibili. La latenza invernale inizia in autunno inoltrato e si protrae sino alla seconda metà di marzo. E‘ predata dai micromammiferi, da diversi uccelli e da alcuni serpenti.
Riproduzione: I maschi sono territoriali, soprattutto in primavera, nel periodo riproduttivo; l’accoppiamento avviene generalmente tra marzo e aprile, più tardi nelle zone montane, per lo più in maggio. Depone da 5 – 12 uova ovaloidi, di colore biancastro, dalle quali, dopo 2-3 mesi sgusciano fuori i piccoli, che alla nscita misurano 5-6 cm.
Fattori di minaccia: Incendi, riduzione degli habitat.
Status di conservazione: Specie non minacciata di estinzione. Le varianti presenti a Molarotto e sull’Isolotto del Toro sono invece vulnerabili.
Grado di protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III); Legge Regionale 29 luglio 1998, n° 23.
Molarotto è un'isoletta rocciosa nell'arcipelago di Tavolara a sud-est di Olbia, nella Sardegna nord-orientale. Ha una superficie di poche decine di metri quadrati e una quota massima di 51 metri s.l.m..Una della tre isole che assieme a Tavolara e Molara costituiscono l'arcipelago di Tavolara (integralmente inserito nell'omonima area marina protetta), è costituita da un affioramento di granito rosa e rappresenta l'ultimo avamposto di terra prima del mare aperto; gli uccelli marini la frequentano in numero tale da farla spesso mutare di colore in bianco. Specie dominante è qui il marangone dal ciuffo. È presente anche una specie di lucertola di colore nero (Podarcis tiliguerta ranzii, dedicata all'insigne biologo Silvio Ranzi), che non esiste altrove. Scarsa la vegetazione, dominata da malve arboree. Lo scoglio ricade nella fascia di massima protezione dell'area marina protetta ed è vietato sbarcarvi.