Il nuraghe Majori sorge su una cupola granitica circondata da un rigoglioso manto boscoso costituito da querce da sughero, frassini, lecci, filliree e alaterni. Il monumento rientra nella tipologia dei nuraghi misti: le caratteristiche architettoniche del tipo a corridoi e di quello a tholos si fondono, infatti, in un unico monumento. Dall'ingresso architravato e sormontato da un finestrino di scarico si accede ad un corridoio, che taglia longitudinalmente la massa muraria, coperto a gradoni tabulari nel tratto retrostante l'ingresso e a sezione ogivale nella restante parte. A destra e a sinistra si aprono gli ingressi architravati che immettono in vani di forma ovoidale con copertura a falsa cupola. Dal corridoio si accede ad un ampio cortile nel quale è presente la scala che immette nel piano superiore, dove è conservato uno dei due ambienti chiusi a tholos, presenti in origine.
Lo scavo del nuraghe, diretto dall’archeologa Angela Antona, ha consentito di ricostruirne le fasi di vita che si sono articolate dall’età del Bronzo Medio avanzato alla prima età del Ferro. Le classi ceramiche rinvenute sono pertinenti a forme aperte come teglie, tegami, ciotole, tazze e scodelle e a forme chiuse come le olle, che confermano un utilizzo civile - abitativo del monumento, oltre a quello di controllo del territorio e delle risorse circostanti.
Il nuraghe Majori è un unicum in Sardegna per la presenza di piccoli pipistrelli che arrivano a metà Aprile, si riproducono a Giugno e migrano ad Ottobre. Il Rinolophus hipposideros o ferro di cavallo minore, è una tra le specie di Chirotteri più piccole al mondo, ha il corpo lungo 4-5 cm e pesa tra i 4 e i 5 grammi e il pelo è chiaro. (E’vietato l'uso di flash e vi si accede in silenzio a piccoli gruppi).
Solo la grande passione per questo lavoro sostiene l'impegno della gestione, affidata a due archeologhe specializzate che, da più di dieci anni, si autofinanzia soltanto con i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti e dei souvenirs, senza mai aver usufruito di alcun finanziamento pubblico. Nello specifico, gli effetti del lavoro svolto per far conoscere il sito e l'apprezzamento da parte di agenzie e di visitatori provenienti da diverse parti del mondo, costituiscono una piccola eredità che si sta lasciando ad una città, che, nella consapevolezza del suo valore, deve tutelare le proprie risorse. Articolo a cura di Fabrizio Carta
Bibliografia: Antona A., 2016, Il nuraghe Majori, Tempio Pausania. Carlo Delfino Editore, Sassari. Mucedda M., Pidinchedda E., 2010, Pipistrelli in Sardegna. Conoscere e tutelare i mammiferi volanti, in Progetto “Ripristino di popolazioni animali autoctone e gravemente minacciate di estinzione”, Centro pipistrelli Sardegna, Nuova Stampa Color, Muros.
Info e prenotazioni: 347 2995933 Orari : 09:30 /19:00 - Visite: semplice € 3,00 - guidata € 3,50.